VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE E ANTINCENDIO BOSCHIVO
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VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE: FACCIAMO CHIAREZZA

Ripercorrendo il nostro articolo sul forte legame tra volontariato ed etica, vogliamo fare chiarezza su alcuni aspetti che riguardano la nostra attività, a volte confusi o fraintesi. Sono piccoli aspetti, per qualcuno potranno sembrare ovvi, ma capita nel sentire comune di cogliere queste inesattezze. Proviamo di seguito a chiarire.

  • SIAMO VOLONTARI: non siamo professionisti del soccorso, per quello l’unico corpo dedicato e specificamente preparato sono i Vigili del Fuoco. Scegliamo di dedicare parte del nostro tempo libero, sottraendolo alle nostre famiglie, ai nostri impegni ed alcune volte anche al nostro lavoro stesso, per aiutare chi è in difficoltà, come possiamo
  • NON SIAMO PAGATI: per fare quello che facciamo non prendiamo un solo euro, anzi, ogni associazione prevede una quota di iscrizione annuale da pagare come riscontro per l’assicurazione in caso di infortunio. Abbiamo però rimborsi spese per mangiare, qualora l’intervento si prolunghi di orario o attraversi la fascia oraria stabilita per il pasto.
  • L’ASSOCIAZIONE (NON IL VOLONTARIO) VIENE RIMBORSATA PER GLI INTERVENTI FATTI: vuol dire che ogni intervento viene compilato un documento che viene consegnato agli enti preposti (normalmente la Regione Liguria). Sulla base di questo vengono stabiliti dei rimborsi per le associazioni, ma questi possono avvenire anche a distanza di qualche anno..
  • NON DECIDIAMO NOI LE ALLERTE METEO: esse sono emanate dall’ARPAL e da Regione Liguria, secondo le zone in cui è suddivisa la nostra regione
  • NON SAPPIAMO LE ALLERTE METEO CON LARGO ANTICIPO: anche noi veniamo a conoscenza delle allerte metereologiche quando vengono comunicate alla popolazione, agli organi di informazione ed agli enti preposti. Nel momento della dichiarazione di uno stato di allerta tutte le figure interessate vengono informate nello stesso momento.
  • NON SIAMO AGENTI DI POLIZIA: non possiamo regolare il traffico, non possiamo decidere autonomamente chiusure o aperture di strade, ponti o sottopassi. Queste decisioni vengono, di norma, prese dal comando di Polizia Locale competente o da enti superiori. Noi possiamo solamente metterli in pratica, coadiuvando gli agenti di polizia locale.
  • SIAMO INVISIBILI… FINCHE’ NON VENIAMO ATTIVATI: è difficile vedere per strada veicoli o personale di Protezione Civile (se regolarmente iscritta agli elenchi regionali e nazionali), in tempo di pace. Quando veniamo attivati per interventi di protezione civile o antincendio boschivo. allora i volontari sono visibili, per recarsi sul luogo dell’intervento o del monitoraggio.
  • Purtroppo…. dobbiamo ammetterlo… si tende a dare poca importanza al volontariato di protezione civile, consapevoli che “tanto ci sono sempre“. Sarebbe bello, utile, importante, che le amministrazioni si impegnassero a ricordarci anche quando non ci sono eventi in corso. Come diceva una nota pubblicità… Prevenire è meglio che curare.
  • LA FORMAZIONE E’ FONDAMENTALE: da quando si iscrive il Volontario deve frequentare alcuni corsi, sia interni che organizzati dai vari coordinamenti, per poter operare in sicurezza e soprattutto poter portare un effettivo aiuto sugli interventi. Pensiamo ad esempio all’addestramento costante delle nostre Unità Cinofile che regolarmente e con passione si tengono in allenamento per affiatare ed affinare il legame col proprio cane e renderlo sempre operativo ed in grado di trovare il disperso.

Terremo aggiornato questo articolo, per chiarire evnetuali nuovi dubbi che dovessero nascere. Per noi la comunicazione è fondamentale. Essere chiari e trasparenti lo è altrettanto.

STAFF RCL

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