24-03-18 – Il riuso sociale delle stazioni e degli immobili ferroviari, per progetti e attività culturali, turistiche, di solidarietà e sostenibilità.
E’ la nuova vita del patrimonio immobiliare non più funzionale alle attività ferroviarie. Sono oltre 450 le stazioni impresenziate in cui sono resi disponibili spazi, in comodato, a Enti locali, Fondazioni e Associazioni su tutto il territorio nazionale.
Le migliori esperienze sono state raccolte nel volume “Stazioni Impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario”, presentato oggi a Milano durante Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo consapevole e degli stili di vita sostenibili.
A raccontarlo, Ilaria Maggiorotti, responsabile asset immobiliari di Rete Ferroviaria Italiana, che ha illustrato come questi progetti creino valore culturale, sociale ed economico per il territorio di riferimento.
Il libro raccoglie i casi più virtuosi, circa 90 stazioni in 18 regioni italiane. Esempi concreti di come l’assegnazione di questi spazi ha generato esperienze con impatti importanti, sul territorio, in ambito sociale. Questo nuovo modello di gestione degli immobili garantisce, tra l’altro, il presenziamento degli edifici e la loro rigenerazione anche in termini di riqualificazione architettonica e decoro.
Le best practice realizzate sono in linea con quanto definito dal Piano industriale 2017-2026 del Gruppo FS Italiane, che vede nel riuso sociale del patrimonio dismesso una delle leve per rivitalizzare le stazioni e riportarle al centro dell’interesse del territorio oltre che dei viaggiatori.
Negli scali ferroviari interessati trovano spazio molteplici attività: da quelle svolte dall’arma, polizia municipale e protezione civile, a quelle dedicate ai giovani, alla cultura e allo sport, alle quali si aggiungono i progetti di promozione del turismo, protezione dell’ambiente e tutela dei diritti e della solidarietà.
Nel volume anche Radio Club Levante a Santa Margherita Ligure
Il legame speciale che si è creato tra le stazioni ferroviarie impresenziate e il mondo della protezione civile è testimoniato anche nello scalo di Santa Margherita Ligure – Portofino. Qui il Comune, comodatario degli immobili, ha affidato all’Associazione Radio Club Levante uno spazio al piano terra del fabbricato viaggiatori, destinando inoltre a deposito per la segnaletica municipale l’ex magazzino merci e a parcheggio l’ampio piazzale adiacente. Sin dal 2009, la piccola, ma molto frequentata, stazione di questa elegante località balneare, che si affaccia direttamente sul golfo, offre dunque i suoi spazi alle attrezzature che i volontari di protezione civile utilizzano per tutte le operazioni di prevenzione e gestione delle emergenze cui sono chiamati a rispondere da parte del Comune. L’Associazione Radio Club Levante ha la sua sede principale a Lavagna, e ha aperto diversi distaccamenti nelle cittadine della riviera ligure orientale; opera anche con unità cinofile e unità mountain bike per la ricerca dei dispersi e il soccorso. In un territorio ad alto rischio idrogeologico, come la Liguria, la presenza capillare dei volontari della protezione civile è un valore aggiunto fondamentale per tutta la popolazione